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Il comparto residenziale in corso di attuazione a Modena tra via Salvo d’Acquisto e via Giovanni Falcone, nell’area dell’ex stoccaggio del gas Amcm, il cui Piano particolareggiato di iniziativa privata era stato approvato nel 2010, verrà modificato su proposta dei soggetti attuatori che propongono di realizzarlo con un aumento del verde pubblico rispetto alle previsioni, una maggiore superficie permeabile e salvaguardando l’area verde ormai consolidata e utilizzata dai residenti. Lo prevede la proposta di Variante presentata dagli attuali proprietari del comparto (Abitcoop e Unioncasa) che nei giorni scorsi ha ottenuto l’autorizzazione alla presentazione da parte della Giunta comunale su proposta dell’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli.
Nell’area di oltre 37 mila metri quadri (che si amplia a 45 mila con la cessione di zone verdi circostanti) è prevista la costruzione di una dozzina di palazzine tra i due e i quattro piani con, complessivamente, 102 alloggi in conformità alla previsione del Prg (sei in più di quelli decisi nel 2010). L’area per attrezzature e spazi collettivi (verde pubblico) passa da 8 mila a quasi 13 mila metri quadri, mentre i parcheggi pubblici diventano 79 (erano 52) e si aggiungono a quelli di pertinenza degli alloggi.
La variante proposta prevede anche un riordino e un’armonizzazione dei volumi degli edifici, così come della viabilità, con l’accesso al comparto da via Salvo d’Acquisto e da via Mattarella e non più da via Terranova, proprio per salvaguardare l’area verde che si trova in quella zona.
L’intervento di rigenerazione urbana dell’area, che in passato ospitava i depositi di gas dell’azienda Amcm, è completato dai percorsi ciclopedonali lungo il cavo Archirola, i collegamenti con le ciclabili esistenti e gli interventi di salvaguardia idraulica.
(7 agosto 2019)
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