di Redazione #Lopinione twitter@modenanewsgaia #EmiliaRomagna
Mentre la Lega continua con i suoi comunicati stampa pieni di rabbia contro Bonaccini e la giunta dell’Emilia Romagna che “vuole tenere in ostaggio la Regione per altri quattro mesi”, con riferimento alla data delle prossime elezioni regionali previste per il 26 gennaio, il presidente Stefano Bonaccini porta a casa in un giorno solo lo sblocco della bretella Sassuolo-Campogalliano, bloccata dal precedente governo, e fa passi avanti nell’Autonomia Regionale, anche quella in fase di stallo.
Vien voglia di pensar male: che fosse proprio la Lega di Salvini che vuole stravincere in Emilia Romagna per impossessarsi del Paese e “liberarsi del dominio del Partito e del suo sistema di potere e i parmigiani di una Regione che ci ha sempre trattati come cittadini di serie B”, come da comunicato stampa del leghista parmigiani Occhi, a bloccare la bretella? Curiosamente poche settimane dopo l’insediamneto del nuovo governo, nella giornata di venerdì 20 settembre a Roma sono state firmate tutte le carte necessarie ed i cantieri possono partire nel segno della concertazione politica che è sempre l’unica via per fare le cose.
Durante l’incontro tra Bonaccini ed il ministro Boccia sono state mosse alcune altre pedine che potrebbero essere decisive per il progetto di autonomia regionale, così come previsto dalla Costituzione, che l’Emilia Romagna ha lanciato nei mesi scorsi insieme a Lombardia e Veneto, ma senza gli estremismi di quest’ultima regione. Il Ministro Boccia si è detto certo che “ci sono le condizioni per accelerare e qui a Bologna le abbiamo trovate”.
Si sospetta, a pensar male (non si sbaglia mai), che in realtà fosse il socio leghista a tenere bloccate le istanze di sviluppo ed autonomia dell’Emilia Romagna così da avere più frecce al proprio arco in occasione delle Regionali del 26 gennaio 2020. Non si spiegherebbe altrimenti l’affermazione all’interno del comunicato stampa della Lega giunto in redazione che parla del “Governatore PD Stefano Bonaccini” che “vuole prolungare l’agonia della Giunta rimandando il voto fino al limite massimo consentito dalla Legge”. Francamente non si nota agonia né nella giunta né nella Regione che vive su livelli qualitativi nettamente superiori al resto del paese. Certo la propaganda leghista nulla ha a che vedere con la realtà. Ed è noto.
(24 settembre 2019)
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