di Redazione #Modena twitter@modenanewsgaia #Ambiente
Nella mattinata del 23 gennaio, i Carabinieri di Modena sono stati accolti presso l’Istituto Tecnico Industriale “Fermo Corni”, storica scuola del capoluogo, dove hanno incontrato per un paio di ore più di 100 studenti delle classi quinte dello stesso Istituto e di quelle del Tecnico chimico “Selmi” e del Tecnico Economico e statale “Barozzi”.
Motivo dell’incontro è la tappa modenese del ciclo di Conferenze dedicate al tema “La criminalità ambientale e i cambiamenti climatici”. Il progetto, che era stato presentato nel dicembre scorso dai vertici dell’Arma e dell’Ufficio scolastico regionale, nel mese di gennaio e di febbraio vede coinvolti più di mille studenti in cinque sedi (Modena, Sassuolo, Carpi, Finale Emilia e Mirandola) e vuole rappresentare un importante momento del percorso di collaborazione tra istituzioni e scuola e tra istituzioni e giovani delineato nell’ambito del consueto progetto dedicato ai contributi alla formazione della cultura della legalità.
La Conferenza è stata tenuta dal Cte Provinciale di Modena, Colonnello Marco Pucciatti, coadiuvato dal Comandante della Sezione Operativa e Radiomobile di Modena, Capitano Francesca Romana Fiorentini, e si è svolta alla presenza di un nutrito corpo docente e della dirigenza delle tre scuole.
I Carabinieri hanno illustrato alla platea l’importanza della tutela dell’ambiente partendo dal concetto di ambiente come bene comune, affrontando tutte le tematiche più attuali e più care ai giovani dalle possibili cause dei cambiamenti climatici, ai traffici di specie animali e vegetali protette, le eco-mafie, l’inquinamento, il riscaldamento globale, i terremoti indotti, la deforestazione, fino agli organismi nazionali ed internazionali che operano a favore della tutela dell’ambiente, con cenni anche alle capacità delle forze di italiane nella lotta ai crimini ambientali in Italia e all’estero, anche inserendosi nei progetti co-finanziati dall’Unione europea per formare le forze di polizia dei Paesi a democrazia più fragile, dal Corno d’Africa al Sahel passando per i Balcani Occidentali e l’Africa del nord.
La presentazione è stata intervallata da numerosi filmati sulle principali campagne “plastic-free” (Un mondo di plastica), sull’invenzione di un 19enne olandese, ora CEO di una ONG, che ha rivoluzionato la pulizia delle isole di plastica negli oceani, sulle iniziative “cambio bottiglie con un libro”, e tanto altro ancora. Molti gli studenti che hanno colto gli spunti di riflessione, utili per le proprie scelte di vita, per il proprio futuro e magari…anche per affrontare con maggiore consapevolezza l’esame di Maturità. Grandissimo interesse verso la tematica, fruttuoso lo scambio di idee e di domande, arricchito dalle esperienze portate dai professori.
(23 gennaio 2020)
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