di Redazione, #Modena
Modena è entrata a far parte della rete internazionale delle “Città degli alberi”, le città che mostrano il maggiore impegno nella gestione, valorizzazione e sviluppo del patrimonio arboreo e forestale urbano. Il riconoscimento viene concesso dalla Arbor day Foundation e dalla Fao nell’ambito del programma “Tree cities of the world” che certifica, appunto, le città di tutto il mondo (120 a oggi) che danno grande importanza agli alberi.
Sono otto in tutto le città italiane che fanno parte della rete: insieme a Modena ci sono Milano, Torino, Mantova, Padova, Cesena, Lignano Sabbiadoro e San Mango d’Aquino (in provincia di Catanzaro). In Europa, tra le altre, sono “Tree cities of the world” le città di Liegi, Bruxelles, Madrid, Parigi, Malmö e Birmingham ma nell’elenco ci sono anche le città americane di New York e San Francisco.
L’ingresso nella rete delle “Città degli alberi”, commenta l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi, “è positivo perché evidenzia che siamo sulla buona strada per rendere più sostenibile l’ambiente urbano, ma soprattutto perché permette alla nostra città di dialogare con altri importanti centri urbani e, proprio grazie alla rete, di intercettare eventuali finanziamenti per progetti ambientali, oltre ad aumentare la visibilità internazionale della nostra città”.
I circa 4.500 alberi piantumati in città lo scorso anno e una percentuale di ombra data dalle chiome pari al 20 per cento, oltre all’impiego dei volontari per la manutenzione e l’adozione di piani specifici di gestione, sono alcuni dei numerosi dati quantitativi, qualitativi e di gestione degli alberi richiesti a corredo della candidatura, senza alcun costo a carico dell’Amministrazione, che il Comune di Modena ha presentato alla fine di gennaio, a cura dell’Ufficio Progetti europei e relazioni internazionali e dei settori Pianificazione e sostenibilità urbana e Lavori pubblici e manutenzione della città. Il riconoscimento formale come “Tree city of the world è arrivato nei giorni scorsi, una volta verificata l’adesione agli standard richiesti.
(2 marzo 2021)
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