di Giancarlo Grassi, #Lopinione
Mentre la destra furiosa continua la sua cavalcata all’arrembaggio de La 7 quasi che Cairo sia diventato di colpo il figlioccio di Stalin, incuranti della Procura di Milano che dice che “le 100 ore di girato di Fanpage fedeli al montaggio” mostrato da La 7, le intolleranze verbali contro giornalisti e sinistra hanno come risultato di aizzare le piazze e scaldare i cuori degli agitatori di professione.
Perché mentre la destra giocherella col fuoco e tratta i giornalisti come pezze da piedi (vedere la puntata di Piazza Pulita del 14 ottobre per vedere come si comportano e cosa dicono Meloni e Salvini, quasi fossero divinità intoccabili), le piazze No Vax si organizzano e solo a Modena, ad esempio, si prendono la libertà di impedire con le loro manifestazioni il lavoro dei negozianti, e poi gridano contro altri che impediscono il lavoro, mentre – con le loro minacce, intimidazioni, campagne d’odio web – scatenano la guerra contro giornalisti locali. Nelle piazze nazionali invece lanciano badili e zappe contro i giornalisti (si va alle manifestazioni con le zappe, ora, perché manifestare è una cosa seria), circondati da fanatici che gridano come ossessi contro i giornalisti e chi fa informazioni con gioielli verbali come quello che diceva (sempre a Piazza Pulita del 14 ottobre 2021). “Voi che vi siete vaccinati tra qualche anno sarete tutti morti”. Il signore dev’essere convinto di vivere in eterno, e i cimiteri sono pieni di gente che pensava di essere eterna. Così, fuor di vaccino.
Nel frattempo avevano trovato il tempo – con l’ausilio delle destre estreme che per FdI e Lega non esistono – di devastare la CGIL, impedire ai negozi di aprire, minacciare i giornalisti, picchiare i cameramen, ferire agli occhi una giornalista, e – ed è questo l’aspetto più terribile di tutta la faccenda – incolpano gli altri di essere dittatori.
La paura mangia l’anima, titolava Fassbinder. Aveva ragione.
(14 ottobre 2021)
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