Non c’è pace per la ministra che “In Versilia il turismo va benissimo“, ma chi vive in Versilia la racconta più complicata. Il quotidiano Repubblica racconta infatti che la Procura di Milano ha chiesto “l’azione di responsabilità non solo per i passati amministratori di Visibilia, a partire dalla ministra Daniela Santanchè e dal suo compagno Dimitri Kunz come chiesto dai soci di minoranza, ma anche per i nuovi amministratori”.
Secondo il quotidiano la “procura contesta inoltre le garanzie date da Santanchè per ripagare debiti per 1,6 milioni” e aggiunge che “si allarga l’indagine sulla possibile truffa della cassa integrazione Covid”. E’ infatti emerso il caso di un “secondo dipendente che sarebbe stato messo in cig a sua insaputa mentre avrebbe continuato a lavorare”. Scrive ancora Repubblica dell’esistenza di “alcune trascrizioni, acquisite dalla Guardia di finanza, di conversazioni tra i dipendenti in questione e anche Dimitri Kunz. La procura chiede quindi l’avvio di una ispezione della società Visibilia editore, aderendo anche in questo caso alla richiesta dei legali dei soci di minoranza”.
Nel frattempo Santanchè tace, e Meloni pure, e l’ultima azione degna di nota della ministrissima è stato l’aumento degli stipendi ai dipendenti del suo Ministero. Soldi pubblici, mica suoi privati. E nonostante le rassicurazioni date dalla ministra in Senato lo scorso giugno le cose continuano ad essere ingarbugliate e ad ingarbugliarsi ulteriormente visto che, come scrive Repubblica citando i magistrati Pedio e Gravina, “permangono le gravi irregolarità nella gestione da parte degli amministratori”.
E’ solo l’ultima puntata della Santanchiade. Naturalmente non ci si augura che una ministra della Repubblica sia colpevole dei reati ipotizzati. Sarebbe sconveniente. E un’ulteriore colpo alla credibilità di una politica sempre meno credibile, dato il livello di chi la rappresenta.
(12 settembre 2023)
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